“Sconcertante e offensiva”. Così la Uilca-Uil definisce in un comunicato la lettera indirizzata mercoledì scorso dal consiglio di gestione di Bpm ai dipendenti della banca, nella quale si caldeggia, tra l’altro, il progetto di trasformazione in società per azioni che dovrà essere vagliato dall’assemblea del 22 giugno. Nella lettera, secondo Masi, il cdg “invita, spinge, forza i lavoratori a esprimersi in assemblea a favore delle scelte aziendali e a diffidare di chi li rappresenta”. “Si tratta – secondo la Uilca – di una iniziativa sconcertante e offensiva, che denota una visione retrograda del rapporto di un’azienda e del datore di lavoro con i propri dipendenti e con le organizzazioni sindacali, da parte del management insediatosi da solo un anno e mezzo in Bpm”.
Il sindacato ritiene questa lettera “un chiaro segnale di scontro lanciato in modo improprio, inutile e miope alle organizzazioni sindacali aziendali e del settore e, peggio, al loro ruolo istituzionale di rappresentanti dei lavoratori”.
La Uilca ricorda che le organizzazioni sindacali “hanno recentemente condiviso un accordo importante per il contenimento del costo del lavoro e la gestione del personale in esubero, dimostrando atteggiamenti di serietà, senso di responsabilità e visione prospettica che il management della Bpm dimostra di non meritare”. Il sindacato respinge poi “in toto le accuse, le allusioni e le falsità riportate nella lettera, denuncia l’atteggiamento arrogante e intimidatorio mostrato dal cdg, rivendica di avere chiesto il superamento di logiche passate e preteso trasparenza” e dichiara che “è pronta ad avviare qualsiasi iniziativa di contrapposizione sarà unitariamente decisa con le altre organizzazioni sindacali”.