Giorgio Cremaschi, leader della ‘Rete 28 aprile’, l’ala radicale della Cgil, ha contestato, secondo quanto si apprende da fonti di agenzia, gli esecutivi unitari delle tre confederazioni che si apprestano a votare una posizione comune sul tema della rappresentanza sindacale.
Cremaschi, che è anche componente del Direttivo della Cgil, ha chiesto di poter parlare per manifestare il suo dissenso.
Dalla presidenza gli hanno negato la parola e Cremaschi ha cominciato a urlare: “Vergogna, vergogna. Fate parlare solo chi è d’accordo con voi”. A questo punto il sindacalista è stato accompagnato fuori.
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