Mettere a confronto le esperienze delle cooperative elettriche di otto paesi dell’Unione Europea. È questo l’obiettivo del workshop, in svolgimento a Bolzano oggi e domani, nell’ambito del progetto Intelligent Energy Europe REScoop 20-20-20.
Fare rete, condividere esperienze e buone pratiche questo l’obiettivo delle cooperative elettriche che si incontrano a Bolzano per condividere le loro esperienze e buone pratiche. “Le cooperative elettriche storiche dell’Arco Alpino – si legge in una nota – dimostrano la resistenza del modello cooperativo e offrono un buon esempio di come le REScoop possono svilupparsi passando da metodi di produzione tradizionali a nuove produzioni e modalità di distribuzione per soddisfare le esigenze dei soci”.
“Le cooperative elettriche – dice Ferdinando Di Centa coordinatore delle Cooperative Elettriche – sono impegnate in continui processi di innovazione e ammodernamento delle reti di distribuzione. Il loro è un percorso impegnativo che ha richiesto un alto livello di progettualità e l’impiego di notevoli risorse, esigenze alle quali le cooperative hanno corrisposto, adeguatamente, raggiungendo livelli di eccellenza, trattandosi di un modello unico, dove il socio della cooperativa è utente del servizio che si auto produce attraverso la sua cooperativa”.
“Le 77 cooperative italiane dell’arco Alpino – sostiene – (dal Friuli Venezia Giulia, alla Valle d’Aosta, passando per Trentino, Lombardia e Piemonte) producono oltre 500 milioni di kWh di energia verde, sono le uniche distribuendo energia a oltre 300.000 cittadini sparsi in 110 piccoli centri alpini, dove rappresentano le uniche realtà a produrre ed erogare energia elettrica”. “Federconsumo – Confcooperative sta cercando di promuovere – conclude Di Centa – la creazione di una rappresentanza europea delle cooperative elettriche all’interno di Cooperatives Europe per permetterci di avere un’adeguata rappresentanza a Bruxelles”.
“La quota di elettricità da fonti rinnovabili (RES) varia tra Paesi europei. – prosegue la nota – La Danimarca e la Germania mostrano che lasciare l’iniziativa alle cooperative e ai gruppi di cittadini è il modo migliore per garantirne lo sviluppo. In Germania più del 50% dell’energia verde è cooperativa. Il modello REScoop è fondamentale per il successo della transizione da un sistema centralizzato di produzione dell’energia elettrica, basato su risorse inquinanti fossili e nucleare, ad uno decentralizzato e bastato sulle fonti pulite e rinnovabili. Per questo, l’UE, nel suo Intelligent Energy Europe Programme, ha deciso di finanziare il progetto REScoop 20-20-20 in cui le REScoop (cooperative) di otto Paesi collaborano per per favorire lo sviluppo di nuove RE Scoop (cooperative) in Europa”.
In questo workshop italiano, esperienze di cooperazione dalla Germania, Danimarca, Belgio, Francia, più alcune iniziative locali, si confronteranno con progetti di nuove start-up di RE Scoop (cooperative). Verranno scambiate informazioni di carattere operativo (modelli di business, di governance, di finanziamento) con un focus sulle buone pratiche e sul modello delle cooperative italiane. (LF)