“Sull’acquisizione della cittadinanza da parte delle bambine e dei bambini che nascono in Italia si sta portando avanti un vuoto dibattito, alimentato da ignoranza, pregiudizi e ipocrisia, usato inoltre per attaccare il ministro dell’Integrazione”. Lo sostiene il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella.
“Il ministro Cecile Kyenge – sottolinea il sindacalista – non può far altro che iniziare dalla battaglia per il riconoscimento di un diritto che eviti a tante ragazze e a tanti ragazzi, nati e stabilmente cresciuti in Italia, di dover rimanere per anni in un limbo. Da tempo l’Ugl con il Sei Ugl si batte per questo e continuerà a farlo con convinzione”.
Per Centrella “è infine una pura assurdità indire un referendum, come vorrebbe il leader del M5S, Beppe Grillo, perché i cittadini hanno già votato per eleggere i loro rappresentanti in Parlamento, compresi quelli del Movimento, proprio per fare delle leggi e farle bene”. (LF)