L’Europa deve essere l’imperativo categorico comune per rilanciare crescita e lavoro. A sottolinearlo, in un’intervista al Sole 24 Ore, è il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sollecitando una coerente e realistica politica industriale europea, da attuare al più presto e con determinazione.
Secondo Squinzi, l’Europa “non ha ancora perso” l’autobus della sviluppo, “ma senza decisioni in tempi rapidi rischia moltissimo”. Del resto oggi “l`Europa è l`unica area dell`economia globale in sofferenza”. Per uscire dal declino occorre tornare “ad investire su crescita, produttività, ricerca e innovazione, con incen tivi al mercato del lavoro, soprattutto per i giovani, con patti generazionali anche a livello europeo. Con una politica industriale europea coerente e integrata in tutte le sue articolazioni”, conclude il presidente degli industriali. (FRN)