Mercoledì, alle ore 10,00, in Corte di cassazione, saranno Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl e Giulio Romani, segretario generale Fiba Cisl, ad apporre le prime firme per presentare il disegno di legge che regolamenta e limita il tetto alle retribuzioni del top management. Poco dopo la firma, è previsto un breafing con i giornalisti all’ingresso della Corte di Cassazione in Piazza Cavour.
Secondo la Cisl e la Fiba Cisl, i compensi dei top manager hanno raggiunto in questi anni valori intollerabili agli occhi di ogni cittadino, specialmente di coloro che arrancano a causa della crisi e di quelli che hanno ben chiare le responsabilità di alcuni manager bancari di fronte alla recessione.
Il disegno di legge preparato dalla Fiba prevede un tetto per la retribuzione fissa di 294 mila euro (pari a quello dei manager pubblici) e un rapporto di 1:1 per il salario variabile (come da indicazioni europee).
L’iniziativa era stata presentata al recente congresso della federazione dei bancari della Cisl. “Questa iniziativa – ha dichiarato il neo segretario della Fiba Cisl, Giulio Romani – è la prima di una serie di iniziative che la Fiba e la Cisl intendono mettere in campo per contribuire alla riforma delle finanza e dei mercati finanziari e per rilanciare il ruolo dei lavoratori nella società e nel sistema bancario e assicurativo.
La vera emergenza del Paese ha un nome: si chiama equità”.
“Sosteniamo l`iniziativa – ha dichiarato il leader della Cisl Raffaele Bonanni – perché è necessario porre fine alla cultura dell’irresponsabilità. Non è possibile che i rubinetti del credito siano chiusi per i cittadini e le imprese mentre quelli per i bonus vengano lasciati aperti. Meno soldi per bonus e stipendi del top management e più soldi per il lavoro, per una giusta ed equa risposta alla crisi”.