“Dal punto di vista del progetto di scorporo, siamo neutrali. Non siamo interessati a condividere asset o a partecipare alla nuova società, se verrà realizzata. La separazione della rete potrebbe aumentare la trasparenza e l’aderenza alle regole da parte di Telecom. Ma le autorità di garanzia, Agcom e Antitrust, dovranno vigilare”. A sottolinearlo è l’a.d. di Fastweb, Alberto Calcagno, in un’intervista al Messaggero, in merito allo scorporo della rete Telecom. “Nessun vantaggio regolatorio per Telecom finché controlla la società della rete e mantiene una quota dominante sul mercato”, avverte Calcagno.
Secondo l’a.d. di Fastweb, la separazione societaria della rete “non può avere come conseguenza un alleggerimento della regolazione almeno finché permangono due condizioni: dominanza di Telecom nel mercato degli accessi su rete fissa, oggi ancora al 65%, e pacchetto di controllo sulla società post-scorporo.
Condizioni che meritano l’attenzione delle Authority, indipendentemente dalla proposta di separazione dell’asset-rete”.
Quanto alle richieste di Fastweb all’Agcom, Calcagno sottolinea: “È fondamentale che adotti una cornice regolatoria che tuteli e incentivi chi, come noi, investe sulla nuova rete in fibra. E quindi il prezzo del sub-loop, l’ultimo terminale in rame, sarà fondamentale in quanto questa parte della rete è una componente integrante delle reti di nuova generazione”.