“Siamo d`accordo con le parole del presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, il quale ha sostenuto oggi che la politica dell`austerity è una rilevante concausa dell`avvitamento verso la recessione”. Lo ha detto Antonio Foccillo, segretario confederale Uil, aggiungendo che “la Uil non ha mai condiviso questa politica di estremo rigore, per gli effetti sociali distorsivi che ha prodotto e produce: all`Italia serve una politica di crescita”.
“Nel corso di questi anni di crisi abbiamo più volte denunciato – ha aggiunto – che la crescente disoccupazione e i salari troppo bassi hanno impedito l`aumento dei consumi, del potere d`acquisto e del livello di risparmio delle famiglie italiane. L`inasprimento del prelievo fiscale ha completato l`opera”.
“Bisogna intervenire nell`immediato – ha detto ancora – perché la situazione è critica e deve essere risolta prima che degeneri. È necessario un vero piano di rilancio e di crescita dello sviluppo, dell`occupazione e una modifica dell`impostazione rigida dei trattati europei”.
“Bisogna – ha concluso – favorire la domanda interna, tutelando il potere d`acquisto e aumentare i salari e le pensioni riducendo la tassazione: in questo modo sarà possibile allentare quella cappa che pesa sulla nostra economia e sulla vita dei lavoratori e delle famiglie italiane”. (LF)