In Italia “l’azione di riforma ha perso vigore nel corso dell’anno passato, anche per il progressivo deterioramento del clima politico”. Lo ha detto il governatore Ignazio Visco nelle Considerazioni finali all’assemblea della Banca d’Italia. A suo avviso, infatti, “i rappresentanti politici stentano a mediare tra interesse generale e interesse particolare”. Bisogna riprendere le riforme “con decisione”.
“Molte occupazione stanno scomparendo: negli anni a venire i giovani non potranno semplicemente contare di rimpiazzare i più anziani nel loro posto di lavoro”. Per questo secondo il governatore di Bankitalia occorre creare “sin d’ora” nuove chance di impiego e rafforzare “sistemi di protezione, pubblici e privati, nei periodi di inattività”. “Il tasso di disoccupazione, pressoché raddoppiato rispetto al 2007 e pari all’11,5% lo scorso marzo – ha ricordato il governatore – si è avvicinato al 40% tra i più giovani, ha superato questa percentuale nel Mezzogiorno. La riduzione del numero di persone occupate è superiore al mezzo milione”.
“Non bisogna aver timore del futuro, del cambiamento. Non si costruisce niente sulla difesa delle rendite e del proprio particolare, si arretra tutti. Occorre consapevolezza, solidarietà, lungimiranza. interventi e stimoli ben disegnati”.
Secondo l’analisi di Visco, “non siamo stati capaci di rispondere agli straordinari cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici degli ultimi 25 anni”. Secondo il governatore, “l’aggiustamento richiesto e così a lungo rinviato ha una portata storica che necessita del contributo decisivo della politica, ma anche della società”.
Visco ha chiesto anche che si “spezzi la spirale negativa” nata dal calo dei prestiti bancari alle imprese da un lato e la flessione della domanda di credito da parte delle aziende che incide “negativamente sull’attività economica”.
Il governatore di Bankitalia è anche intervenuto sulla vicenda Mps: ”Ha operato con correttezza, impegno a attenzione, nei limiti dell’ordinamento; siamo aperti alle osservazioni costruttive”. La Vigilanza, ha sostenuto, collabora “strettamente con la magistratura”.
A giudizio di Visco, inoltre, nell’attuale difficile fase gli azionisti delle banche “svolgeranno un ruolo cruciale”: dovranno, tra l’altro, sostenere finanziariamente le banche, “rinunciare ai dividendi quando necessario” e “accettare la diluizione del controllo favorendo all’occorrenza l’aggregazione con altri istituti”.