Questa mattina, al congresso nazionale della Cisl i segretari generali di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Luigi Angeletti, i presidenti di Confindustria, Giorgio Squinzi, di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, di Confcooperative, Maurizio Gardini hanno partecipato a una tavola rotonda sul futuro delle relazioni industriale e del paese.
“Il governo – ha detto Luigi Angeletti – ha poche leve da manovrare e si dovrebbe concentrare su quello che si può fare: una grande riforma fiscale”. “Il problema fiscale è la premessa della soluzione – ha aggiunto – dobbiamo non solo metterlo al centro del dibattito politico, ma risolverlo”.
Susanna Camusso, sempre parlando di fisco, ha sostenuto che “ dire semplicemente che bisogna abbattere il cuneo fiscale non sia giusto”. “Non serve – ha precisato – una distribuzione a pioggia, ma concentrare le risorse sulle imprese che fanno occupazione e investimenti”. Rivolgendosi poi a Squinzi, ha detto:”Vorrei chiedere al presidente degli industriali di spendere una parola con i suoi associati perché non possiamo assistere ogni giorno ad annunci di licenziamenti da parte di grandi imprese, perché anche quella è benzina sul fuoco”. Parlando invece del governo Letta, il segretario generale della Cgil ha auspicato che si torni alla concertazione.
Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, soffermandosi sulla grave crisi economica, ha detto che “bisogna ritrovare il cammino della crescita. Uno 0,5% l’anno non risolve il problema e non creerà occupazione”. “Siamo a 3 milioni di disoccupati – ha aggiunto – e il dato sui giovani è estremamente preoccupante. Rischiamo di perdere una o due generazioni di ragazzi. Non possiamo permettercelo pena l’arretramento drammatico del paese”. “L’Italia – ha aggiunto – è in una situazione complicata. Tutte le risorse disponibili devono essere investite sul lavoro. Con i sindacati, pur nella diversità di vedute, ci sono obiettivi comuni. Siamo nel mezzo di una tempesta perfetta e siamo tutti sulla stessa barca”.
“Siamo contrari a aumentare l’Iva – ha poi detto – ma è chiaro che l’intervento prioritario deve andare sul costo del lavoro. Abbiamo un cuneo fiscale sul lavoro del 53%, il più elevato tra i paesi Ocse. Chiediamo quindi una neutralizzazione del costo del lavoro dalla base dell’imponibile Irap”.
Di rappresentanza ha invece parlato il presidente di Confcooperative,Maurizio Gardini. “L’associazione – ha detto – è pronta a sottoscrivere l’accordo sulla rappresentanza già siglato da sindacati e Confindustria”. Gardini ha aggiunto che la sua organizzazione sarebbe disponibile, se invitata, anche a partecipare alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil in programma sabato 22. “Se la mia presenza è gradita ai sindacati potrei anche andarci”, ha affermato.
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha invece auspicato il blocco dell’aumento dell’Iva che “andrebbe ad aggravare la situazione delle classi meno agiate”.
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