E’ impensabile la crescita sostenibile senza l’industria chimica. Lo ha sottolineato il presidente di Federchimica, Cesare Puccioni, nel corso del suo intervento all’assemblea annuale dell’associazione. “L’innovazione di prodotto o di processo creata dalla chimica si trasferisce ai settori utilizzatori, che possono così offrire un prodotto migliore o più economico rispetto alla concorrenza estera, spesso avvantaggiata dal basso costo del lavoro e da oneri inferiori per la tutela di sicurezza, salute e ambiente – ha spiegato – Ecco perchè la chimica e la sua industria devono avere un ruolo da protagonista nelle politiche di rilancio dell’economia del Paese”.
L’industria chimica sta certamente vivendo una fase “molto negativa” per i pesantissimi condizionamenti della domanda interna, ha sottolineato Puccioni. I livelli produttivi sono scesi nel 2012 del 5,3% e attualmente sono più bassi, tra il 15% e il 20%, rispetto ai livelli precrisi. “Dati certi non confortanti ma migliori della media – ha osservato Puccioni – L’industria chimica in Italia non è in crisi strutturale perchè negli ultimi 10 anni ha saputo realizzare grandi cambiamenti”.