“Ridurre la tassazione sul lavoro per cinquanta miliardi”. Questa la ricetta shock per uscire dalla crisi proposta del segretario generale della Uiltec, Paolo Pirani, in apertura del primo consiglio generale del sindacato dei lavoratori delle categorie tessile, energia e chimica, in corso a Fiuggi alla presenza di oltre 200 delegati. Un obiettivo, a giudizio del sindacalista, “raggiungibile attraverso una lotta non di facciata all’evasione fiscale, un taglio alla spesa pubblica improduttiva, l’ammodernamento del sistema del credito e il disboscamento della nostra legislatura dalla normativa corporativa e anticoncorrenziale che danneggia chi prova a mettersi in proprio”.
Pirani ha sottolineato la debolezza dei provvedimenti varati dall’esecutivo nei giorni scorsi, una “doppia manovra, ‘decreto fare’ e i provvedimenti sull’occupazione, – ha detto – che appartengono alla categoria del comprare tempo, perché provvedimenti che non hanno alcuna possibilità di incidere sui nostri problemi strutturali”. “Questo è un governo debole – ha detto – che sin qui oltre agli annunci ha proceduto di rinvio in rinvio”. Per il sindacalista occorrono riforme economiche efficaci che diano la priorità al lavoro.
Critiche da parte della Uiltec arrivano anche al “Piano giovani” che secondo il segretario generale costituisce “solamente il ripristino della fiscalizzazione degli oneri fiscali degli anni passati”. E’ un provvedimento “inefficacie” – continua Pirani – “perchè difficilmente un datore di lavoro decide di creare posti a tempo indeterminato davvero aggiuntivi, ovverosia che non avrebbe creato comunque, in virtù di un contributo pubblico che potrebbe non essere erogato”.
Infine, tra gli argomenti principali toccati da Pirani anche quello dell’“assenza di una politica energetica, una partita che si gioca anche sulla Green Economy, che deve assumere significati più concreti e innovativi se associata all’idea di un nuovo ciclo di sviluppo economico all’insegna della sostenibilità, che potrà innescarsi solo se sarà l’esito di nuovi rapporti sociali e nuova governance pubblica”.