Rinvio ad ottobre per la presentazione del nuovo piano industriale dell’Ilva. Lo ha comunicato il commissario dell’azienda, Enrico Bondi, in un’incontro con i rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm. A renderlo noto è il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini.
“Bondi – si legge in una nota – ci ha comunicato il rinvio a fine ottobre della presentazione del piano industriale dell’Ilva. È un fatto che non ci fa stare tranquilli, parchè non vorremmo che l’attenzione sia tutta sull’applicazione dell’Aia e vengano sottovaluti gli investimenti in sicurezza, ricerca e sviluppo verso nuovi prodotti, necessari per riconquistare fette importanti di mercato”.
“Nel corso del confronto tenuto oggi in Federmeccanica – ha aggiunto il sindacalista – è emersa la necessità, da parte del commissario straordinario, di reperire le risorse per dare applicazione agli interventi previsti dall’Aia, ricercando quegli spazi di mercato che erano in capo all’Ilva prima delle vicissitudini giudiziarie”. “Riteniamo – ha aggiunto – che questo impegno non sia sufficiente; è invece necessario guardare a questa fase come un’importante opportunità per rendere l’Ilva ecocompatibile, ma anche efficiente e produttiva, in grado cioè di garantire all’azienda siderurgica un futuro basato su livelli occupazionali importanti”. Ghini ha poi spiegato che la Uilm ha posto al commissario straordinario la “necessità che siano rispettati i tempi della presentazione del piano industriale, che siano definiti, oltre agli interventi previsti dall’Aia, anche gli interventi ordinari e straordinari per il mantenimento produttivo del Gruppo, e il coerente sostegno ad investimenti in ricerca e sviluppo”.
Inoltre, ha concluso, è “necessario che la riduzione della capacità produttiva prevista dalle disposizioni dell’Aia rispetto alle attuali non sia penalizzante per i livelli occupazionali, sui quali come Uilm non siamo disponibili a fare sconti a nessuno. Diventa, quindi, indispensabile che i tempi di realizzazione del piano industriale siano rispettati e che il suddetto piano, oltre agli impegni verso l’Aia, contenga anche azioni e investimenti sul mantenimento della capacità produttiva e del livello occupazionale del gruppo”.