Commissariamento Ilva esteso alle “controllate o collegate”, con l’eventuale nomina di fino a 3 subcommissari. Lo prevede la bozza del decreto che il governo ha approntato per sbloccare la produzione dopo il sequestro ai Riva.
Sarà possibile consentire utilizzo e gestione di beni, azioni e liquidità sotto sequestro preventivo.
Con un Dl in 5 articoli, per norme da far entrare in vigore “il giorno stesso della pubblicazione”, e applicabili anche “ai sequestri già disposti” prima di quella data, il governo punta a varare una soluzione al caso Riva disponendo che – sono le parole con cui il ministro Flavio Zanonato ha ieri indicato il senso della norma – “se avviene un sequestro deve avvenire tutelando l’attività produttiva”.
Il primo articolo estende il decreto del commissariamento Ilva dello scorso 4 giugno a tutte le società controllate o collegate. Il secondo ne estende il regime, prevede la nomina di “fino a tre subcommissari” per le società alle quali viene esteso il commissariamento, e la tenuta di una “contabilità speciale riguardante i beni oggetto di sequestro”.
Commissario e subcommissari, è inoltre previsto, “sono immessi nella titolarità e nel possesso delle azioni, delle quote sociali, dei cespiti aziendali e della liquidità delle società” sotto commissariamento, “e le amministrano al fine di perseguire l’esercizio delle attività d’impresa”.
A Commissari e subcommissari anche il compito di redigere e approvare i bilanci della spa Ilva e delle sue controllate, prevede il terzo articolo. Mentre il quarto tocca il nodo dei beni sotto sequestro preventivo, compresi titoli, quote azionarie e liquidità, anche se in deposito; e indica che “l’organo di nomina giudiziale ne consente l’utilizzo e la gestione agli organi societari esercitando i necessari poteri di vigilanza”.
La liquidazione dei beni sequestrati e la destinazione dei ricavi al fondo unico di Giustizia è una ipotesi prevista nel caso in cui “l’attività di impresa non sia concretamente e oggettivamente perseguibile”.
L’ultimo articolo dispone l’immediata entrata in vigore delle norme. Il Dl va inquadrato come”ulteriori disposizioni urgenti a tutela di imprese di interesse strategico nazionale”.