Contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività di impresa, tutelando i principi di legalità e di concorrenza leale, i diritti dei lavoratori e la sicurezza sui luoghi di lavoro; estendere e rafforzare la partecipazione delle cooperative, sulla base delle positive esperienze già realizzate, alla gestione delle imprese e dei beni confiscati alla criminalità organizzata per il loro recupero a fini produttivi. Sono questi gli obiettivi principali del Protocollo di Legalità tra ministero dell’Interno e Alleanza delle Cooperative Italiane, firmato questa mattina dal Viceministro Filippo Bubbico e dai Presidenti di Agci, Rosario Altieri, di Confcooperative, Maurizio Gardini, e di Legacoop, Giuliano Poletti. Per attuare gli obiettivi individuati, l’Alleanza delle Cooperative si impegna, tra l’altro, a: promuovere, presso tutte le articolazioni territoriali e settoriali delle tre Centrali cooperative, l’etica della responsabilità e l’adozione di principi che contemplino l’obbligo di espulsione e/o sospensione delle imprese associate in presenza di condizioni determinate sulla base del protocollo; raccogliere dati ed informazioni concernenti le imprese fornitrici, appaltatrici e subappaltatrici; promuovere presso le imprese associate l’adozione di regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei propri partner, subappaltatori e fornitori. Per parte sua, il ministero dell’Interno si impegna a: ottimizzare le procedure di rilascio della documentazione antimafia; incentivare il ricorso allo strumento dell’accesso ai cantieri, per un compiuto monitoraggio delle attività imprenditoriali, mirato alla verifica degli appalti, dei subappalti e dei fornitori; promuovere, nell’ambito dei criteri per l’attribuzione del rating di legalità delle imprese, la valorizzazione dell’adesione delle cooperative al protocollo. Un importante elemento di novità dell’accordo è l’impegno ad individuare congiuntamente le modalità per agevolare la partecipazione delle cooperative alle gestioni delle imprese e dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata e a promuovere l’adozione degli strumenti più opportuni per garantire a tali cooperative l’assistenza manageriale, la formazione dei lavoratori, il sostegno alla capitalizzazione, l’accesso al credito e gli sbocchi commerciali delle produzioni. A questo fine si attivano le opportune collaborazioni con l’Agenzia nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. In particolare, il ministero dell’Interno e l’Alleanza delle Cooperative Italiane intendono promuovere l’istituzione di un Fondo di rotazione per il sostegno all’avvio e all’operatività di queste cooperative, coinvolgendo i fondi per la promozione cooperativa delle tre centrali Cooperative ed altri fondi disponibili presso il ministero dello Sviluppo economico.
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