“Sarebbe ora di apportare al servizio farmaceutico, come alla sanità in generale, quegli aggiustamenti in grado di migliorare l’assistenza ai cittadini, garantendo la sostenibilità economica del Ssn: invece ancora una volta in Parlamento piovono sulla legge di stabilità emendamenti contenenti misure di forte impatto sulla farmaceutica, che richiederebbero un confronto approfondito anche con il coinvolgimento degli operatori”. Lo dice in una nota Annarosa Racca, presidente di Federfarma.
“Per l’impatto negativo che avrebbe sul settore – continua Racca – preoccupa in modo particolare l’emendamento che punta a estendere la distribuzione da parte delle farmacie per conto delle Asl sostanzialmente a tutti i medicinali di fascia A, determinando uno stravolgimento del prontuario terapeutico: i medici non potrebbero più scegliere il medicinale che ritengono più indicato per il paziente perché gli assistiti potrebbero ottenere in farmacia solo i medicinali della ditta che si è aggiudicata la gara”.
“Quello delle gare è un approccio miope, perché determina distorsioni del mercato che possono portare a rischio di carenze dei farmaci e a un malfunzionamento del sistema distributivo che, in tutti questi anni, ha dimostrato di essere il più conveniente e il meno costoso, visto che nel 2013 la spesa è a livelli inferiori di quelli del 2001”, conclude la presidente di Federfarma.