Alla luce del rinnovo del contratto nazionale lavoratori del comparto gas-acqua che esprime una nuova armonia tra le associazioni datoriali e le richieste di natura economica delle organizzazioni sindacali, il Diario del lavoro ha intervistato Alfredo Pasquali, assistente per le relazioni industriali del presidente di Confindustria Energia.
Pasquali cosa è cambiato rispetto allo scorso mese, momento in cui venne interrotta la trattativa? Come è stato superato l’impasse con i sindacati?
Il processo di rinnovamento è durato un anno, durante il quale i sindacati hanno assunto diverse posizioni alcune delle quali esagerate rispetto alle reali possibilità delle aziende, tanto da far chiudere la trattativa dopo un anno dalla scadenza del contratto avvenuta il 31-12.-2012.
Poi cosa è successo?
Sono state avanzate da parte dei sindacati delle richieste più concilianti e affrontabili per le aziende.
Su quali argomenti?
C’erano diversi temi da trattare, ma nel complesso i sindacati hanno assunto un atteggiamento più disponibile, che ha tenuto conto dei limiti, delle disponibilità, delle criticità che le aziende dovranno affrontare in questa delicata fase di rinnovamento del settore idrico in cui è indispensabile promuovere efficienza e produttività.
Dopo un anno di trattativa si è giunti ad un’ipotesi di accordo valida e soddisfacente per entrambe le parti? Qual è il suo punto di vista in merito?
Il contratto è significativo perché tiene conto delle difficoltà di entrambe le parti. E’ ragionevole per le aziende e per la situazione sociale creata dalla crisi.
Si tratta di un contratto innovativo? Ha cambiato qualcosa di importante?
Sono state molto importanti le innovazioni introdotte nel contratto soprattutto per quanto è stato disposto in materia di reperibilità. Con la definizione della disciplina unica di settore, nonostante le criticità presenti per le limitazioni legislative in materia di personale applicabili alle società pubbliche, è stata realizzata l’abolizione degli scatti di anzianità, un problema che le aziende sentivano da anni. Ancora, è importante l’impegno assunto a definire un nuovo sistema classificatorio con l’obiettivo primario di unificare l’intera filiera del gas, strumento importante per la modernizzazione del contesto normativo.
Azzurra Taraborelli