Fim-Cisl prima delle sigle sindacali in Fiat con il 23% ( un addetto su 3), di seguito in posizione la Uilm –Uil con il 22,2%, stessa posizioni per Fismic e Quadri al 17,8 %, in coda la Fiom Cigl con il 15,3 %. Commentando i dati, il segretario generale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano dichiara: “Il recente accordo sulla rappresentanza sottoscritto da Cgil,Cisl,Uil rappresenta una svolta nelle relazioni sindacali introducendo elementi di certezza nel rapporto democratico tra le organizzazioni, con i lavoratori e di rispetto e certezza di esigibilità degli accordi sottoscritti dalla maggioranza delle organizzazioni sindacali. Temi che hanno diviso il sindacato proprio sugli accordi Fiat.” Sottolinea ancora Uliano che se “l’accordo sulla rappresentanza fosse stato in vigore nel 2010 la Fiom-Cgil sarebbe stata tenuta a rispettare gli accordi di Pomigliano e Mirafiori, e non avrebbe potuto utilizzare l’azione giuridica per contrastare il contratto siglato dalla maggioranza dei sindacati e votato dalla maggioranza dei lavoratori e sicuramente il Gruppo Fiat non avrebbe avuto motivo di uscire da Confindustria per garantire l’esigibilità degli accordi.”
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