Approda in Parlamento il caso dell’Adknronos, l’agenzia di stampa di proprietà di Giuseppe Marra, arrivata al terzo giorno di sciopero consecutivo contro l’avvio da parte dell’editore-proprietario delle procedure di licenziamento collettivo per 20 giornalisti e 3 poligrafici, pur in assenza di uno stato di crisi aziendale. Mercoledì 29 gennaio saranno ascoltati dalla commissione Cultura di Montecitorio, alcuni rappresentanti del settore delle agenzie di stampa. I giornalisti della testata, intanto, riuniti in assemblea, hanno definito l’iniziativa di Marra ‘’atto ritorsivo e illegale’’, ed hanno quindi rivolto un appello al Governo e alle Istituzioni “per un intervento che porti l’editore a ritirare la procedura avviata”.
Ai redattori dell’agenzia stanno arrivando manifestazioni di solidarieta’ da parte di tutto il mondo politico, trasversale a ogni schieramento. Contro i licenziamenti si e’ pronunciata Sel, per bocca di Nicki Vendola, cosi’ come Forza Italia, tramite Jole Santelli. Sel, inoltre, chiama in ballo lo stesso governo, chiedendo che sia sospeso il pagamento dei contributi all’agenzia finche’ l’editore non siedera’ al tavolo con le parti: “Il governo si deve attivare – ha affermato Nicola Fratoianni- perché non è possibile che un’azienda con i bilanci in attivo e con contributi pubblici, si comporti in questo modo. Il governo si faccia promotore di tutte le iniziative utile per far recedere l’azienda dalle sue decisioni unilaterali, riporti il confronto nelle apposite sedi, valuti anche – se necessario – la sospensione dei contributi pubblici fino a quando la proprietà non si metterà intorno ad un tavolo per discutere con le parti interessate”.
Ai dipendenti dell’agenzia e’ arrivata anche la solidarieta’ delle tre confederazioni Cgil, Cisl e Uil , che auspicano il ritiro dei licenziamenti ed il rispetto delle norme e dei contratti collettivi che regolamentano il settore. Con una nota congiunta, Cgil, Cisl e Uil annunciano che si sono già attivate attraverso i propri sindacati di categoria per l’apertura di un confronto presso la Fieg “affinché tutti i giornalisti e i poligrafici possano continuare a svolgere la propria importante attività informativa”