Rinaldini Gianni, componente del comitato direttivo nazionale Cgil, denuncia il mancato rispetto delle norme statutarie avvenute in occasione della firma da parte della Segretaria Generale della Cgil del “Testo Unico sulla Rappresentanza” del 10 gennaio 2014.
L’accordo completa il percorso dell’accordo del 28 giugno 2011 e del 31 maggio 2013 introducendo novità di assoluta rilevanza, in particolare sul sistema sanzionatorio, sull’arbitraggio e sui vincoli per accedere ai tavoli negoziali.
“Sono tutte questioni che non sono mai state affrontate negli organismi dirigenti e su cui, dichiara Rinaldini Gianni, non è mai stato deciso un mandato all’organo esecutivo. Per questo ritengo che sia stato violato l’art.17 dello Statuto, laddove si afferma che “….la Segreteria è l’organo che attua le decisioni del Comitato Direttivo” e l’art. 6 punto B, laddove riferito agli accordi si afferma “… comunque per la Cgil, in assenza del mandato di tutti i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati interessati, è vincolante il pronunciamento degliiscritti.”
Per Rinaldini, ambedue gli articoli sono stati violati dalla segretaria generale che ha firmato senza alcun mandato “e qualsiasi atto successivo è falsato perchè si configura inevitabilmente come un voto di fiducia sulla segretaria generale”.