Fiat Chrysler Automobiles: questo il nuovo nome del gruppo formato dalle due case automobilistiche. Nel logo del gruppo l’acronimo Fca. Sarà in Olanda la sede legale del nuovo gruppo Fiat Chrysler Automobiles: una società di diritto olandese diventerà la holding del Gruppo. Fiat Chrysler Automobiles sarà quotata a New York e a Milano. La quotazione al Nyse sarà completata entro la fine dell’anno.
Il nuovo gruppo avrà la sede fiscale in Gran Bretagna. “Questa scelta, afferma la società, non avrà effetti sull’imposizione fiscale cui continueranno ad essere soggette le società del Gruppo nei vari Paesi in cui svolgeranno le loro attività. Il completamento dell’operazione sarà soggetto ad un numero limitato di condizioni, tra cui l’ottenimento della quotazione al Nyse e quella che l’esborso massimo derivante dall’esercizio da parte degli azionisti di Fiat dal diritto di recesso nonché da eventuali esercizi dei diritti di opposizione dei creditori non ecceda 500 milioni di euro. La quotazione sull’Mta di Milano avverrà dopo l’inizio della quotazione al Nyse.
Tutte le attività che confluiranno in Fiat Chrysler Automobiles “proseguiranno la propria missione, compresi naturalmente gli impianti produttivi in Italia e nel resto del mondo, e non ci sarà alcun impatto sui livelli occupazionali”.
Lo afferma l’ad Fiat, Sergio Marchionne: “Abbiamo lavorato caparbiamente e senza sosta a questo progetto per trasformare le differenze in punti di forza e per abbattere gli steccati nazionalistici e culturali. Ora possiamo dire di essere riusciti a creare basi solide per un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze e di competenze allo stesso livello della migliore concorrenza. L’adozione di una struttura di governance internazionale e le previste quotazioni, che miglioreranno l’accesso del Gruppo ai mercati globali con evidenti vantaggi finanziari, conclude, completeranno questo progetto”. Preoccupato per le trasformazioni del gruppo Fiat, Michele De Palma, coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil del Gruppo Fiat, ha rilasciato la seguente dichiarazione.“Con la giornata di oggi, Fiat fa un altro importante passo verso il disimpegno nei confronti dell’Italia. Infatti, nel nostro Paese la Fiat non lavora, non progetta più nuovi modelli, non fa investimenti e ora non paga neanche più le tasse. Il tutto con il plauso degli altri sindacati e il silenzio assordante del Governo e della politica.Ci chiediamo cos’altro debba accadere perché il Governo intervenga per garantire il futuro produttivo e occupazionale del Gruppo nel nostro Paese.”