Nella giornata di oggi 6 febbraio a Roma si è riunito l’esecutivo Fim-Cisl del gruppo Fiat e CnhI, dopo la posizione di chiusura assunta dalla direzione aziendale del gruppo di non riconoscere alcun incremento economico per il 2014.
“Negli ultimi due incontri, sottolinea il segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano, l’azienda non ha fatto passi in avanti sui temi salariali per il periodo 2014 e 2015. Nell’incontro del 5 febbraio, prosegue, la direzione aziendale ha ribadito l’indisponibilità ad erogare elementi economici per il 2014, portando a giustificazione la situazione di difficoltà del settore in Europa, le scelte di blocco salariale fatte da altre case automobilistiche, gli sforzi finanziari del gruppo nella fusione con Chrysler e nel piano d’investimenti che verrà comunicato il 30 aprile dall’amministratore delegato”.
Per la Fim-Cisl, “non c’è contratto senza soluzione salariale” e la Fiat e CnhI “devono cambiare posizione”. Per questi motivi, sottolinea il sindacalista, “abbiamo proposto e condiviso un percorso sindacale volto a rafforzare la posizione sindacale a partire dall’assemblea delle RSA e dei lavoratori, che verranno convocate nei prossimi giorni. Dobbiamo prepararci anche a mettere in campo iniziative, conclude il segretario, se l’azienda continuerà a mantenere questa posizione”.