«Pesano difficoltà accesso al credito, debiti PA e concorrenza sleale. Temuta e annunciata arriva la frenata nell’occupazione che era cresciuta anche nei sei anni di crisi» . Un’impresa su sei prevede di espandere la propria attività durante l’anno appena iniziato. Nelle previsioni per il 2014 sette cooperative su dieci prevedono di conservare i livelli occupazionali, due imprese su dieci prevedono di ridurli una su dieci ha in programma di aumentarli. Sono questi alcuni dei risultati che emergono dalla prima indagine congiunturale sugli ultimi quattro mesi del 2013 e le previsioni per il primo quadrimestre 2014, prodotta dal lavoro congiunto dell’Ufficio Studi Agci, dall’Area Studi Confcooperative e dal Centro Studi Legacoop. Lo studio ha per oggetto un campione di cooperative rappresentativo delle 43.000 aderenti all’Alleanza delle Cooperative Italiane, che danno lavoro a 1.200.000 persone sviluppando un fatturato di 140 miliardi, pari all’8% del PIL. Le criticità maggiori si riscontrano per: accesso al credito, ritardi nei pagamenti e concorrenza sleale. Il peggioramento ulteriore per l’accesso al credito ha causato inoltre nell’ultimo quadrimestre 2013 un aumento al 17,1% del numero delle le cooperative che hanno richiesto un prestito e non l’ha ottenuto. I tempi di pagamento sono migliorati per l’11,4% delle imprese mentre ben il 27,1% denuncia, nonostante gli interventi del Governo per sbloccare i crediti verso la PA, un ulteriore peggioramento. Crescono le cooperative che lamentano i danni ricevuti da dumping e concorrenza sleale. Il giudizio sull’andamento della domanda è molto pesante per l’ultimo quadrimestre 2013 – negativo per il 57,8% delle cooperative e positivo solo per il 4,5% degli interpellati. Nonostante tutto ciò la cooperazione continua a scommettere su di sé. Il numero di grandi cooperative che registra un aumento di fatturato è più rilevante di quelle che ne denunciano una diminuzione. Per quanto riguarda l’occupazione, dopo sei anni di tenuta, inizia a dare i primi segni di cedimento anche in ambito cooperativo. Nell’ultimo quadrimestre 2013 il 19,5% prevedeva tagli e solo il 15% aumenti. Una forbice che si allarga ancora nelle previsioni per il primo quadrimestre 2014, con i tagli confermati dal 20% delle cooperative ma gli incrementi occupazionali messi in programma solo dal 10,7%. Per la prima volta da dieci anni l’occupazione conoscerà dunque una flessione anche in ambito cooperativo.