Momenti di alta tensione questa mattina all’attivo regionale dei delegati della Cgil, in vista del congresso, alla presenza del segretario generale, Susanna Camusso. Sono volati anche qualche schiaffo e spintone quando una decina di esponenti della Fiom, guidati dallo storico esponente Giorgio Cremaschi, hanno fatto “irruzione” all’incontro dal titolo “Estendere gli accordi su democrazia e rappresentanza a tutti i luoghi di lavoro”, chiedendo di poter parlare. “L’accordo sulla rappresentanza sta distruggendola Cgil, ha spiegato Cremaschi, oggi è San Valentino ma è anche il trentesimo anniversario del decreto Craxi che abolì la scala mobile e questo accordo è altrettanto grave come quello di 30 anni fa”. “A questa assemblea non è stata invitata la Fiom, chi non ha firmato l’accordo, ha proseguito Cremaschi, è un’assemblea assurda per coloro che sono per il sì, volevamo che un nostro rappresentante potesse intervenire e loro hanno reagito con violenza fisica per impedire anche solo la nostra richiesta di intervento. Per cui noi presenteremo una denuncia alla Procura della Repubblica, ha aggiunto, perché siamo stati estromessi”. “Anche la Camusso è responsabile, le abbiamo chiesto di potere intervenire e non ha fatto nulla”, ha concluso Cremaschi. Cremaschi: scissione Cgil? Ci devono cacciare loro”. L’accordo sulla rappresentanza sta distruggendo il sindacato. “Per quanto mi riguarda ci devono proprio cacciare loro”. Così Giorgio Cremaschi, storico esponente della Fiom, ha risposto a chi gli chiedeva se fosse possibile una scissione nella Cgil dopo lo strappo sull’accordo sulla rappresentanza. “L’intesa sta distruggendo la Cgil”, ha aggiunto Cremaschi dopo aver fatto irruzione con una decina di esponenti della Fiom all’attivo della Lombardia dei delegati del sindacato guidato da Susanna Camusso. “Credo che sarebbe meglio tra noi dirigenti evitare di alzare i toni per avere qualche notorietà in più”. Così Nino Baseotto, segretario della Cgil Lombardia, ha commentato i momenti di tensione che si sono avuti questa mattina all’attivo regionale della Cgil dove: “È un attivo non contro qualcuno, ha spiegato Bassotto, Cremaschi poteva entrare come rappresentante, credo che non sia il caso di pretendere di poter parlare per primo quando c’è una fila di delegati prima di lui, ci sarebbe voluto un po’ più di rispetto per i rappresentanti del lavoro. La democrazia, ha concluso Bassotto, vale non solo perché si è dirigenti, ma vale soprattutto nei confronti dei rappresentanti del mondo del lavoro che oggi sono qui a parlare, sarebbe stato carino da parte di chi ha fatto questa buriana lasciar loro la parola”.
La Fiom, ”non eravamo presenti al Teatro Parenti”, condanna per le violenze
Rettifiche e precisazioni dalla Fiom di Milano e della Lombardia sull'irruzione di stamane all'attivo Cgil: ''Noi non c'eravamo, ma resta un problema di democrazia grave"