Dopo il blocco della linea di raffinazione del greggio del gruppo Eni della Raffineria di Gela, il sindacato provinciale dell’Ugl Chimici di Caltanissetta, chiede chiarezza sul futuro della raffineria e porterà la questione al prossimo tavolo con i vertici Eni nell’ambito dell’osservatorio sulle relazioni industriali. “Non vorremmo che i danni limitati agli impianti provocati dall’incendio che si è verificato lo scorso 15 marzo e le indagini della magistratura in corso, seppur doverose, venissero ‘utilizzati’ in modo strumentale, sottolinea il sindacato in una nota, come alibi per ridimensionare l’attività produttiva del sito e bloccare gli investimenti programmati, nonostante l’incidente sia stato contenuto dall’intervento tempestivo dei lavoratori preparati a far fronte all’emergenza”.
Per il sindacato di categoria, l’annuncio di 700 milioni di euro di investimenti dello scorso luglio, che tutte le forze sociali e politiche insieme hanno accolto con grande soddisfazione, “rischia di trasformarsi in una mera illusione di fronte all’atteggiamento assunto dall’azienda”.
E.G.