“In questi ultimi anni le condizioni economiche generali e la grave e progressiva riduzione delle contributo pubblico hanno determinato una situazione di grave criticità nel settore dell’editoria e dell’emittenza. Oggi siamo di fronte a due situazioni che rappresentano il drammatico ed esplicito esempio degli effetti della crisi e delle errate scelte politiche sul sostegno pubblico all’informazione. La prima riguarda l’Unità, la cui società editrice è a rischio di chiusura. Il Congresso nazionale della Cgil ritiene sbagliata la chiusura di una testata storica testimone attenta di un secolo di storia e prezioso organo di informazione. L’altra riguarda la Rai, per la quale è previsto un prelievo, da parte dello Stato, pari a 150 milioni di euro per effetto della spending review”. E’ quanto si legge in un Ordine del giorno presentato dalla Slc Cgil.
“Oltre all’evidente illegittimità dell’intervento, si predetermina l’impoverimento della RAI, consegnando alla marginalità il servizio pubblico radiotelevisivo. Nella consapevolezza che la democrazia si sostiene anche attraverso la pluralità degli organi di informazione ed un servizio radiotelevisivo pubblico forte, indipendente e di qualità, il Congresso nazionale della Cgil esprime solidarietà a le iniziative sindacali che messe in atto a difesa della pluralità dell’informazione e per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori quotidianamente impegnati nel loro lavoro”, conclude l’Odg.