Advisor esterni scelti con gare internazionali, all’interno della Fondazione manager qualificati con lunga esperienza nel mercato, scelte sottoposte a procedure certificate e controlli incrociati. E’ questo il nuovo modello di gestione degli investimenti dell’Enpam (l’ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e odontoiatri) che oggi entra a pieno regime. La più grande cassa pensionistica privata italiana ha infatti completato l’ultimo tassello, lanciando la gara europea per nominare un investment advisor per tutto il suo patrimonio di circa 15 miliardi di euro di cui il 65% è rappresentato da beni mobiliari e il 35% da beni immobiliari.
L’investment advisor è responsabile dell’attività di consulenza in ambito di asset allocation nei confronti dei più importanti clienti dell’istituto e supporta i Private Banker nell’attività di analisi delle migliori strategie di investimento.
Grazie a questo percorso, ha spiegato il presidente della Fondazione Enpam, Alberto Oliveti, abbiamo “messo in assoluta sicurezza ogni investimento per i nostri iscritti”.
Oggi il Cda ha anche confermato per la Fondazione la scelta di costituirsi parte civile dopo la richiesta di rinvio a giudizio dell’ex presidente dell`Enpam Eolo Parodi, del consigliere di amministrazione che operava in qualità di esperto di finanza, Maurizio Dallocchio e degli ex dirigenti Leonardo Zongoli e Roberto Roseti, per truffa aggravata e ostacolo agli organi di vigilanza proprio in merito a decisioni su investimenti con titoli tossici.
“E’ un momento di rigore e coerenza logica, da questo punto di vista lanciamo un segnale”, ha sottolineato Oliveti ricordando che i “fatti imputati risalgono alla precedente gestione”.