La nuova squadra di Giorgio Squinzi, che avvia la seconda metà del proprio mandato, “anticipa lo spirito della nuova Confindustria”. Così il presidente degli industriali, nella sua relazione all’assemblea annuale dell’associazione, difende la decisione di cambiare alcuni membri del proprio team.
La riforma Pesenti consegna una “Confindustria più snella e reattiva” e “il 19 giugno – ha spiegato – approveremo il nuovo Statuto, dimostrando che ancora una volta Confindustria guarda avanti”.
Sul risultato delle elezioni europee, Squinzi sottolinea che il vecchio continente è “di fronte a un bivio: l’Europa può aprirsi finalmente verso le riforme o cedere alle forze che spingono verso la dissoluzione del sistema”.
Il “terremoto” c’è stato un po’ ovunque, ha osservato Squinzi, e il “malessere” ha un’origine: “Le politiche di austerità non hanno prodotto alcun risultato per la ripresa dell’economia e per il lavoro. Infatti la crescita c’è, ma non in Europa”.