Michele Gentile, responsabile dei settori pubblici della Cgil, chiede al ministro Marianna Madia una convocazione delle parti prima del 13 giugno, data fissata per la presentazione del disegno di legge relativo alla riforma del settore. Non è possibile una riforma senza affrontare il tema della contrattazione e non ha senso parlare di semplificazione e accorpamenti senza avere in mente un progetto complessivo di riorganizzazione.
“Va bene semplificare, va bene accorpare, dichiara il sindacalista, ma tutto questo deve implicare una riorganizzazione dei servizi. Se sposto i dipendenti da un luogo all’altro, se accorpo e riduco, senza un progetto complessivo di riorganizzazione, tutto questo serve a poco per il cittadino, che continuerà a fare file”.
E per un reale miglioramento della qualità dei servizi il sindacato ritiene necessaria soprattutto la riforma dei contratti, per la qual cosa però “è necessario togliere di mezzo la legge Brunetta che la impedisce”.