In Italia “è importante accrescere gli sforzi di risanamento” dei conti pubblici, ha affermato la Banca centrale europea nel suo ultimo bollettino mensile “per assicurare sufficienti progressi verso gli obiettivi di medio termine e l’osservanza del parametro per il debito”.
Secondo quanto riportato nel bollettino, in Italia, il rapporto tra disavanzo e PIL è rimasto invariato nel 2013 al 3 per cento, mentre il rapporto debito/PIL è salito al 132,6 per cento. “Nell’aggiornamento del programma di stabilità per il 2014, il governo ha apportato un aumento significativo all’obiettivo di disavanzo per il 2014 (al 2,6 per cento del PIL, dall’1,8 previsto nell’aggiornamento del programma di stabilità del 2013), mentre ha lasciato praticamente invariato l’obiettivo per il 2015 all’1,8 per cento del PIL”.
Inoltre, la Bce riporta le previsioni di primavera della Commissione europea, che prospettano un graduale calo del rapporto disavanzo/PIL in Italia nel 2014 (2,6 per cento) e nel 2015 (2,2 per cento). “Nel 2014 l’intervento strutturale pianificato è inferiore ai requisiti stabiliti dal meccanismo preventivo del PSC, sottolinea la Bce, mentre sarebbe sostanzialmente conforme nel 2015”.