Si sta svolgendo, di fronte alle Prefetture di tutta Italia, la mobilitazione dei lavoratori degli enti locali indetta da Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. Una mobilitazione territoriale che ha come obiettivo quello di diffondere e far conoscere la proposta unitaria della riforma della Pa.
“L’8 luglio scadrà il termine entro il quale il governo avrebbe dovuto applicare la cosiddetta legge Delrio, con un apposito decreto ministeriale di riattribuzione delle funzioni del sistema degli enti locali”, si legge in una nota congiunta di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. “Un ritardo che ci preoccupa – aggiungono le tre federazioni sindacali – perché mette a rischio la continuità dei servizi. In questo modo il governo abbandona l’unico provvedimento approvato dopo un confronto vero e che prevede un percorso di applicazione partecipato, a partire dalle cabine di regia, ma soprattutto l’unico che contiene soluzioni praticabili a garanzia dell’offerta di servizi e dei lavoratori che li offrono”.
Le azioni promosse da Cgil, Cisl e Uil di categoria possono essere così riassunte: un piano industriale per i servizi pubblici; cabine di regia per gestire riordino e personale; costi e prestazioni standard per tutti gli enti locali e una centrale unica di acquisto per regione; turn over generazionale per 50mila nuovi assunti e stabilizzazione dei precari; partecipazione di cittadini e lavoratori e piano riorganizzativo obbligatorio in ogni ente; riapertura della contrattazione nazionale e locale, strumento di governo e riforma della pubblica amministrazione.