Si è interrotta questa notte alle 2 la trattativa su Alitalia tra azienda e sindacati sul contratto collettivo nazionale, e, secondo quanto riferiscono le stesse fonti sindacali, al momento non sarebbe ancora stata fissata la prossima convocazione.
L’interruzione, però, non scompone l’ad Ethiad, James Hogan, che, trovandosi a Roma per la presentazione del nuovo volo tra Roma e Abu Dhab, ha dichiarato: “La trattativa è ancora in corso. Siamo intenzionati a firmare l’accordo e a chiudere entro fine mese. Ma se ci vorrà più tempo non ci sarà nessun problema”, riponendo poi la decisione finale nelle mani del management italiano: “Le trattative sono nelle mani del management dell’Alitalia che comunque ha un buon rapporto con i sindacati”.
Ma sul nodo degli esuberi Hogan non ha lasciato adito a dubbi: “La nostra posizione sulle dimensioni dell’azienda è molto chiara. Lavoriamo per il successo”, mentre il segretario nazionale della Filt-Cgil, Nino Cortorillo, ha ribadito: “Noi abbiamo chiesto di avviare un percorso che tenesse i lavoratori legati all’impresa con la cassa integrazione anche in ragione del fatto che Etihad ha detto che vuole ricostruirla”. Per la Filt-Cgil, infatti, il problema è decidere se applicare la legge italiana o quella araba: “Dobbiamo decidere in che paese vogliamo stare”.
E in merito alla spaccatura fra i sindacati il ministro delle infrastrutture, Maurizio Lupi, ha dichiarato: “Le sigle che hanno firmato l’accordo rappresentano la maggioranza dei lavoratori. Sela Cgildice no l’accordo resta valido e si va avanti”. Luciano (Fit-Cisl): attendiamo i testi per firmarli
“Per quanto ci riguarda – ha spiegato il segretario generale della Fit-Cisl, Giovanni Luciano -, come abbiamo dichiarato alla controparte questa notte alle due prima della sospensione della trattativa, attendiamo che ci vengano sottoposti i testi per leggerli e, laddove coerenti con quanto stabilito durante giorni e giorni di trattativa, firmarli. Siamo al traguardo e noi non ci fermiamo un metro prima”.
Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha infine dichiarato, in merito alla possibilità per le altre compagnie aeree di assumere gli esuberi Alitalia: “Non ho mai parlato di obbligo, proverò solo a convincere e persuadere le altre compagnie nel caso in cui decidano di fare assunzioni in Italia”.
“Noi costituiamo un bacino al quale possono attingere anche le compagnie europee. C’è una professionalità da mantenere in vita con adeguati corsi di formazione, altrimenti i lavoratori perdono il brevetto. Ovviamente – ha aggiunto – dobbiamo sperare che il mercato si riprenda”.
F. P.