Crescono i produttori biologici che fanno segnare un aumento dell’8 per cento rispetto all’anno precedente. Ad annunciarlo è la Coldiretti sulla base del nuovo rapporto Sinab 2014, secondo il quale gli operatori bio nella regione Marche sono saliti da 2.007 a 2.162.
Ma un vero e proprio boom si registra a livello di produttori-trasformatori (+56 per cento, da 141 a 220), a conferma del sempre maggiore impegno delle aziende agricole marchigiane verso esperienze di filiera corta, dal campo alla tavola, capaci di far fronte alla grande richiesta di prodotti biologici, unico settore a far segnare una crescita in tempi di crisi.
“Basti ricordare, sottolinea Coldiretti, che nei primi cinque mesi del 2014 gli acquisti domestici di biologico confezionato sono aumentati del 17 per cento in valore, il più alto degli ultimi dodici anni, secondo Ismea, mentre nello stesso periodo la spesa agroalimentare è risultata in flessione (-1,1 per cento)”.
Sul territorio regionale sono oggi presenti quasi 200 aziende che puntano sulla filiera corta, oltre a 37 agriturismi e ristoranti che servono pasti bio, 51 negozi specializzati, 38 gruppi di acquisto solidale e 11 mercatini (elaborazione Coldiretti su dati Biobank). In tutto una rete di commercializzazione che conta oltre trecento punti.