“Il decreto del Governo sui nuovi criteri relativi a beneficiari e durate degli ammortizzatori in deroga ha accolto solo parzialmente le osservazioni critiche del sindacato”. E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra in una nota.
“In particolare la soluzione individuata sulla durata massima degli ammortizzatori in deroga, se da una parte fa salvo il 2014, dall’altra non fa che rinviare l’emergenza al 2015, anno per il quale le previsioni economiche sono ancora negative. Le forti restrizioni, per l’indennità di cassa e mobilità in deroga , creeranno nel Paese e sopratutto nelle aree del Mezzogiorno problemi e tensioni sociali che il Governo sta sottovalutando”.
“La Cislesprime, invece – prosegue la nota- apprezzamento per l’annunciato aumento degli stanziamenti per il 2014 con la certezza di finanziamenti complessivi pari a 1 miliardo e 720 . Avevamo chiesto con forza al Ministro del Lavoro garanzie precise sulle risorse necessarie per l’intero anno anche per evitare il continuo stillicidio della mancanza di coperture e la incertezza dei finanziamenti”.
“La somma già disponibile va comunque immediatamente assegnata alle Regioni: moltissimi lavoratori e lavoratrici attendono da gennaio il sacrosanto riconoscimento delle indennità maturate”.
“La vera sfida adesso è quella di collegare obbligatoriamente i trattamenti di sostegno al reddito a percorsi di politiche attive per il lavoro con precise responsabilità delle stesse regioni ed enti locali che, anche alla luce del decreto di riordino dei criteri, devono assicurare risorse, strumenti e progetti in un contesto di integrazione dei finanziamenti e di maggiori opportunità occupazionali da costruire per i lavoratori e le lavoratrici”.