È boom di spostamenti a Roma e Milano dei docenti precari della scuola. Tanti docenti scelgono anche le province del Sud. Da uno studio sui flussi migratori dei supplenti della scuola dell’infanzia e primaria, in occasione dell’ultimo aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, emerge che alcune città del Meridione – come Napoli, Cosenza, Agrigento e Palermo – sono state prescelte da centinaia di supplenti: non è un contro-esodo, ma poco ci manca.
Un fenomeno che si riscontra pure tra i prof delle materie umanistiche delle superiori. Secondo il sindacato Anief-Confedir e’ quindi smontato il luogo comune dell’estate sull’invasione dei candidati del Sud nelle aree del Centro-Nord.
Sono Roma e Milano le province più scelte quest’anno dai docenti precari della scuola dell’infanzia e primaria, interessati all’assunzione in ruolo o a stipulare almeno una supplenza annuale. Il primato emerge dai dati nazionali raccolti dal sito specializzato ‘voglioilruolo.it’ e smonta definitivamente i luoghi comuni che si sono creati durante questa estate sul presunto spostamento in massa dei supplenti dalle regioni del Sud a quelle del Nord. Dallo stesso studio, infatti, si evince che gli aspiranti docenti sono non solo “emigrati” in province minori, come Lucca e Modena.
“Quando la Corte Costituzionale nel 2011 ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 1, comma 4-ter, del decreto n. 134 del 25 settembre 2009 – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief e segretario organizzativo Confedir -, è sembrato a tutti evidente che da quel momento sarebbe caduta la logica ‘conservativa’ delle graduatorie, che concedeva illegittimamente maggiore rilevanza all’anzianità di iscrizione.
I giudici, infatti, hanno stabilito che nessun titolo può prevalere sul principio meritocratico. Premessa l’irrinunciabilità di questo presupposto, qualsiasi altra considerazione in merito va respinta: oggi ogni supplente – conclude il sindacalista Anief-Confedir – all’atto dell’aggiornamento ha il diritto di scegliere la provincia che vuole: al Sud, al Nord o al Centro dell’Italia”.