Il governo intende procedere in sede di legge di Stabilità ad un approfondimento sulla normativa relativa alla pensione anticipata, con un’analisi sulle categorie di persone che possono essere escluse dalle penali introdotte dal decreto 201 del 2011. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso del Question time alla Camera, precisando, tuttavia, che un’eventuale modifica delle fattispecie renderebbe necessario reperire la relativa copertura finanziaria.
“C’è attenzione a questa tipologia di problemi – ha risposto Poletti – è intenzione del governo all’interno della legge di Stabilità fare un esame di tutte le specifiche situazioni meritevoli di tutela previdenziale e pensionistica via via emerse nel corso del tempo e verificare se e come sia possibile pervenire a una loro soluzione organica nel quadro delle scelte che dovranno essere compiute nella sede della legge di Stabilità”.
“Credo sia necessario, per i lavoratori addetti a lavori particolarmente faticosi, uno specifico approfondimento per capire se per questi soggetti sia applicabile o meno quanto richiesto. Per quanto riguarda i lavoratori precoci e per quelli esposti all’amianto – ha aggiunto – occorre precisare che sono già oggi sottoposti a tutele, per quanto in un contesto diverso”.
“Tuttavia – ha osservato – è da rilevare che il legislatore, per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico, nel futuro ha inteso circoscrivere le categorie che possono accedere al pensionamento anticipato senza l’applicazione delle penali. E’ chiaro, quindi, che una modifica di queste fattispece richiederebbe uno specifico intervento normativo per il quale bisognerebbe reperire la relativa copertura finanziaria”.
Il governo intende intervenire, ha aggiunto il ministro, anche sulla normativa in tema di pensione di reversibilità per assicurare pienamente il diritto allo studio dei figli superstiti. Le norme attuali prevedono il limite dei 26 anni: “La vicenda mostra tutti i segni della sua obsolescenza. Siamo di fronte a una norma datata e che pone i problemi segnalati. C’è l’interesse, la disponibilità e l’impegno del ministero ad agire secondo due diverse direzioni”.
“E intenzione del ministero – ha poi concluso – verificare se ci siano i margini per operare un’interpretazione evolutiva o adeguatrice delle disposizioni in questione, salvo la necessità di verificare le relative ricadute economiche e la compatibilità con le disponibilità di bilancio. In alternativa – ha aggiunto – si rifletterà sulla possibilità di dare corso a un intervento normativo per il quale sarà necessario ovviamente reperire la relativa copertura finanziaria”.
F.P.