Per trovare i 20 miliardi di tagli alla spesa pubblica, previsti per la legge di stabilità, saranno esaminate tutte le voci, comprese “le tax expenditures, cioè deduzioni e detrazioni”. Lo spiega il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in un’intervista aLa Repubblica.
“La legge di Stabilità – dice – tiene conto del fatto che il quadro macroeconomico è profondamente deteriorato rispetto anche solo a cinque mesi fa. Questo rende più difficile rispettare i vincoli di finanza pubblica. La manovra di bilancio parte da questo presupposto. Il secondo presupposto è che il 3% non viene valicato”.
“Il governo – prosegue Padoan – sta facendo uno sforzo basato su tre pilastri. Il primo riguarda le riforme strutturali e in particolare quella del lavoro: le altre sono importanti, questa è cruciale. Il secondo è un risanamento favorevole alla crescita, cioè misure volte ad abbattere i costi per le imprese derivanti dal cuneo fiscale sul lavoro, tramite tagli di spesa. Il terzo è un sostegno agli investimenti soprattutto privati, ma non solo, con la semplificazione delle regole, a incentivi che si autofinanziano e altro”.
Dove trovare i tagli per raggiungere l’obiettivo dei 20 miliardi, sottolinea il Ministro, “lo stiamo vedendo in questi giorni insieme alla presidenza del Consiglio. È un esercizio che riguarda il mio ministero, tutti gli altri, ma anche Regioni ed enti locali”.
“Certo – precisa – prenderà in considerazione anche le tax expenditures, cioè deduzioni e detrazioni. A priori non ci sono voci che non vengono esaminate. Il che non vuol dire tagliare, ma valutare. Sarà una questione di scelte politiche”.
F.P.