“Per l’Ugl va rimarcato positivamente il fatto che il presidente del Consiglio abbia voluto avviare, sebbene non tempestivamente, una stagione di confronto con le organizzazioni sindacali”. Lo afferma il segretario generale dell’Ugl, Geremia Mancini, al termine del confronto odierno a Palazzo Chigi.
Per il sindacalista “va rilevato solo che quando il presidente del Consiglio prende ironicamente le distanze dal sindacato e lo critica, probabilmente invia ai lavoratori delle aziende in crisi l’idea che le istituzioni non stiano collaborando per risolvere i loro problemi. Invece il sindacato e la buona politica possono aiutare il Paese a uscire dalla crisi”.
“Detto cio’ – prosegue – restiamo fermi sulle posizioni che abbiamo espresso fino ad oggi: sull’articolo 18 riteniamo che non si debba intervenire e su questo tema faremo una manifestazione il 25 ottobre a Roma. Così anche sul Tfr siamo contrari a metterlo in busta paga perché mette in pericolo il futuro previdenziale dei lavoratori. Sulla rappresentanza non siamo favorevoli ad una legge perché abbiamo già un accordo interconfederale, mentre sulla contrattazione di secondo livello per incentivarla chiediamo una detassazione degli straordinari”.
“Al centro della discussione – conclude – devono esserci le politiche attive del lavoro, l’agenzia unica e gli ammortizzatori sociali, ma visto lo stato attuale della crisi e la difficoltà a reperire risorse, si dovrebbe attendere una congiuntura migliore prima di modificarli, comunque in senso estensivo”.