Il Jobs act, dopo una seduta caratterizzata dalle forti proteste di M5S e Lega, ha incassato nella notte il via libera del Senato. Il maxiemendamento del governo ha ottenuto la fiducia di palazzo Madama con 165 sì, 111 no e 2 astenuti, con la minoranza Pd che ha votato a favore ma promettendo battaglia alla Camera. Il provvedimento è infatti passato all’esame di Montecitorio per la seconda lettura.
Soddisfatto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che arrivando al Nazareno per la riunione della segreteria del Pd, sottolinea come il voto sul Jobs act sia “andato molto bene. Il sostegno anche in Senato sta crescendo. Il margine è molto forte. 165 a 111, sono molto contento anche del risultato numerico”.
Per Debora Serracchiani, vicesegretario del Pd, intervenuta durante la riunione della segreteria del Pd di questa mattina , la fiducia in Senato è “un passaggio che rafforza la maggioranza senza alcun soccorso, il secondo miglior risultato in termini di maggioranza sulla fiducia. E’ un segnale positivo”.
Anche l’altro vicesegretario Lorenzo Guerini ha espresso “soddisfazione per il voto del Senato, un passaggio fondamentale per il paese e politicamente significativo. Credo che dal Senato sia giunto un messaggio di accelerazione del cambiamento che il governo sta realizzando”.
Giudizi positivi sul Jobs act sono arrivati dai big europei riuniti a Milano per il vertice sul lavoro.