Sara’ la manifestazione del 25 ottobre a definire l’agenda del nuovo incontro col governo, gia’ fissato per lunedi 27 ottobre. Lo ha affermato Susanna Camusso, nel corso di una assemblea a Roma. “Quanto sarà piena la piazza del 25 ottobre – ha sottolineato Camusso – dirà quale sarà il dibattito politico del giorno dopo. E se, come credo, quella del 25 ottobre sarà una grande manifestazione, il giorno dopo potremmo tornare nei luoghi di lavoro ad immaginarci cosa sia necessario per portare avanti tutte le iniziative e a far sì che lo sciopero generale sia davvero lo sciopero generale del paese”.
“Voglio che tutti siano tranquilli, anche lo sciopero generale sarà una cosa che metteremo in campo, ma nessuno pensi che sia tutto”, ha proseguito Camusso, aggiungendo che dal 26 ottobre si lavorerà affinché “lo sciopero generale sia davvero lo sciopero generale del Paese”, ”andando oltre le date e le singole scadenze”. Dopo la manifestazione del 25, le iniziative di mobilitazione del 5 e dell’8 novembre, “dobbiamo continuare la mobilitazione. E la continueremo con tutti gli strumenti utili”.
Sulle manovre del governo, il leader della Cgil è chiara: “Il governo assume la piattaforma di Confindustria e non ha idea di dove portare l’Italia, su quale strada di sviluppo. Siamo tornati all’idea – ha spiegato – che l’unico lavoro lo fa l’imprenditore e tutto il resto non conta nella costruzione della ricchezza del paese”. Secondo Camusso “cambiare verso è diventato continuare come prima. C’è una ripetizione delle stesse politiche dei quattro governi che hanno preceduto questo”. La legge di Stabilità “è la stessa delle sei che abbiamo alle spalle e il nostro giudizio è che a questo governo manca il cambiamento”. Ora “dobbiamo costruire le condizioni per creare lavoro”, ha concluso Camusso aggiungendo che “vogliamo essere europei ma siamo l’unico paese europeo che ha la tassa di successione più bassa e non ha la patrimoniale”.