“Quanto si sta determinando in questi giorni richiede un impegno straordinario di tutti per evitare l’applicazione del piano industriale di Thyssenkrupp che prevede la cancellazione della storia delle Acciaierie di Terni, che comporterebbe, in un territorio segnato dalla profonda crisi di settori come la chimica, l’edilizia ed il terziario, il punto di non ritorno per il tessuto economico e sociale”.
Con queste parole Cgil, Cisl e Uil di Terni chiamano l’intera comunità ternana alla mobilitazione generale per la giornata di venerdì 17 ottobre, quando le lavoratrici e i lavoratori della provincia si fermeranno per lo sciopero generale di otto ore. Protesta che sarà accompagnata da una manifestazione cittadina che partirà alle 9 dai cancelli dell’Ast, in viale Brin, per concludersi alle 12 in piazza della Repubblica. Qui sono previsti gli interventi dei tre segretari generali nazionali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Luigi Angeletti.
La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini ed il sindaco di Terni (e neo presidente della Provincia), Leopoldo Di Girolamo, confermando la propria adesione alla manifestazione di venerdì che coincide con lo sciopero provinciale generale proclamato dalle organizzazioni sindacali: “Siamo consapevoli di quanto la fase attuale sia difficile e complessa e per questo è ancor più necessario che dalla manifestazione di venerdì possa giungere un segnale forte, autorevole ed unitario all’indirizzo della società proprietarie dell’Ast-Thyssen Krupp, di tutte le Istituzioni nazionali e di quelle europee”.
Per Marini e Di Girolamo “quella di Ast non è una semplice vertenza locale: le sue dimensioni economiche e produttive, l’impatto sociale, la strategicità del sito di Terni per l’intera industria siderurgica nazionale, rendono evidente a tutti di come questa vertenza abbia un rilievo enorme per gli interessi e per il futuro di Terni, dell’Umbria e del Paese”. “Per questo auspichiamo, e ci attendiamo – concludono – una straordinaria partecipazione, uniti dalla volontà di difendere il futuro di tutti. A cominciare da quello dei lavoratori”.
F.P.