“Ci sono persone che rischiano il posto di lavoro e che oggi sono state picchiate dalla polizia. Si parli di questo e non delle sciocchezze”. Lo ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso, criticando le cariche della polizia ai lavoratori dell’Ast e chiedendo risposte al governo sul fronte del lavoro.
“Il rischio – ha aggiunto il leader sindacale – è che questo diventi sempre più un Paese diviso tra chi si misura con i problemi del lavoro e chi pensa che siamo di fronte a un mondo carino e basta spargere ottimismo”.
“Oggi è successo un fatto grave e inaccettabile: i lavoratori della Ast di Terni che hanno manifestato davanti al consolato tedesco, in Piazza Indipendenza, sono stati, improvvisamente e senza motivo, caricati dalla polizia”, ha invece commentato il leader della Uil, Luigi Angeletti, in una nota. “È questa la cifra della politica di attacco ai sindacati? Le forze dell’ordine non devono alimentare il disordine. Il governo deve intervenire e risponderne, perché episodi del genere non possono passare sotto silenzio”.
Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha dichiarato: “Noi abbiamo sempre il massimo rispetto nei confronti delle forze dell’ordine che fanno il loro dovere. Ma è davvero incomprensibile e grave quello che è accaduto oggi al corteo dei lavoratori della Ast di Terni”. “Caricare e picchiare i lavoratori e i dirigenti sindacali, a cui va la solidarietà e la vicinanza della Cisl, – continua Furlan- non è certamente un bel segnale per il clima generale del paese, in un momento così difficile sul piano occupazionale e sociale, nel quale tutti dovrebbero mantenere un atteggiamento più responsabile. Speriamo che il Governo – ha concluso Furlan – faccia subito chiarezza su quanto è accaduto”.
“Dal presidio dei lavoratori della Ast a Roma presso l’ambasciata tedesca, dopo un comunicato insignificante diramato dell’ambasciata, è partito un corteo pacifico, a cui la polizia ha risposto con una carica assolutamente ingiustificata in cui sono rimasti feriti quattro lavoratori dell’AST e alcuni dirigenti sindacali”. Così il segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli commenta in una nota gli scontri di poco fa. “Continuiamo a sostenere quello che da tempo diciamo – prosegue Bentivogli – e cioè, che il governo non si occupi solo in televisione delle drammatiche vertenze industriali del nostro paese e la smetta di incoraggiare un confronto senza partire da un suo ruolo attivo per dare risposta alla disperazione di migliaia di famiglie. È inaccettabile che il nostro paese a partire dai suoi lavoratori non sia fatto rispettare come merita dalle più alte cariche istituzionali dello Stato”.
Su Twitter, Nichi Vendola dice la sua: “L’ambasciata della Germania in Italia riceve gli operai della Ast di Terni, le forze dell’ordine italiane li picchiano. Ministro Alfano e governo Renzi la vicenda non finisce qui”.
Sulla vicenda è intervenuta anche la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli (Pd): “Quanto accaduto nel sit-in di questa mattina è assurdo, gli operai di Acciai Speciali Terni manifestano su una situazione di grave disagio che anche oggi sarà affrontata dal governo, motivo in più perché tutti i soggetti coinvolti abbassino i toni e si confrontino seriamente su come risolvere i problemi”. Così su quanto accaduto nel corteo degli operai delle acciaierie Ast di Terni, mentre era diretto verso il ministero dello Sviluppo Economico.
“Alzare la tensione sui problemi del lavoro, come al solito, dimostra di essere un comportamento privo di qualsiasi senso di responsabilità, danneggia i lavoratori, le imprese e qualsiasi tentativo di mediazione in corso – ha aggiunto Fedeli -. Un pensiero di vicinanza va agli operai feriti e alle loro famiglie, ora è fondamentale che si torni a discutere sul merito dei problemi da affrontare”.
F.P.