Lo sciopero all’Ast continua, almeno fino a giovedì, poiché nel pomeriggio del 26 novembre la trattativa riprenderà al ministero dello Sviluppo economico e molti operai, sperano in un definito sblocco. Lo ha deciso ieri l’assemblea, tanto che lo stesso ministro Guidi ha manifestato in una nota “la sua preoccupazione per il protrarsi della protesta”. Preoccupazione che aveva già manifestato fatto lo stesso amministratore di Ast Lucia Morselli, nella lettera inviata ai dipendenti e fatta affiggere ai cancelli dell’Acciaierie di Viale Brin prima dell’assemblea di ieri.
Il problema, oltre agli altri che riguardano le ipotesi d’accordo, è quello degli stipendi poiché, non essendo pervenuta alcuna deroga per i dipendenti amministrativi Ast, affinché predisponessero i tabulati dei pagamenti, verranno erogati in ritardo.
Ormai lo sciopero va avanti dalla fine di ottobre. Ieri pomeriggio il Prefetto di Terni, visto l’urgenza sociale determinatasi a causa della vertenza Ast, in una nota ha evidenziato che in considerazione dei possibili “disagi sociali apertisi con la vertenza” ha contattato il direttore generale della Banca dell’Umbria. L’Abi ha assicurato al prefetto che “i mutui di novembre sono bloccati e che sono previste delle forme di agevolazione e di sostegno per i mesi successivi e per i casi di emergenza sociale. A seguito di queste segnalazioni di disponibilità – prosegue l’Abi – la delegazione del Comitato incontrerà, a partire da oggi, tutti i nominativi segnalateci dal Prefetto per chiarimenti tecnici. Quindi a partire da oggi – conclude l’Abi – si potranno avere tutte le informazioni necessarie per la corretta gestione dell’emergenza mutui e affitti”.