“Dopo 24 ore di trattativa no-stop e 4 mesi di una delle vertenze più dure degli ultimi 30 anni, è stato siglato l’ipotesi d’accordo per l’Ast di Terni e le controllate Aspasiel, Sdf e Tubificio. Domani si terranno le assemblee e a seguire il referendum per l’approvazione dell’accordo”. Lo comunica Marco Bentivogli in un comunicato stampa.
“L’accordo modifica profondamente il Piano industriale del 17 luglio, quando l’Azienda presentò un progetto industriale di ridimensionamento che prevedeva la chiusura di un forno, 537 esuberi, l’azzeramento totale di tutti i contratti aziendali che i lavoratori con una imponente mobilitazione avevano chiesto a gran forza il cambiamento del piano stesso”, prosegue.
Il nuovo accordo prevede:
- Un Piano di ristrutturazione rilancio e sviluppo su 4 anni che si pone l’obiettivo di garantire almeno un milione di tonnellate di fuso;
- Il mantenimento dei 2 forni;
- Un significativo Piano di investimenti;
- Una politica commerciale adeguata;
- La gestione delle eccedenze attraverso la fuoriuscita esclusivamente volontaria e incentivata;
- La tutela dei contratti a tempo determinato e degli apprendisti;
- Il nuovo contratto integrativo che prevede: il mantenimento delle maggiorazioni notturne; il mantenimento dell’indennità domenicale; un premio per tutti di 723€ detassati e decontribuiti;
- Un percorso che garantisce la tutela anche ai lavoratori delle ditte terze.
“Nel corso dell’ultima fase della trattativa abbiamo respinto il tentativo dell’azienda di introdurre la CIGS per 400 lavoratori per 24 mesi. L’accordo è un risultato di grande importanza per la difesa dei lavoratori siderurgici ternani, per il salario e l’occupazione e la prospettiva degli acciai speciali”, conlude la nota.
Il segretario generale dell`Ugl Metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro, subito dopo la sottoscrizione dell`ipotesi di accordo, ha dichiarato: “Finalmente abbiamo raggiunto un`intesa che gestisce le uscite su base volontaria e che garantisce i lavoratori su tutti i punti più importanti di questa estenuante trattativa: oltre alla volontarietà degli esodi, il piano quadriennale, il milione di tonnellaggio di colato e i due forni sono confermati, c`è la clausola contrattuale per la gestione degli appalti e giuste tutele sull`integrativo”. “Adesso – aggiunge – spetta ai lavoratori decidere se il testo che abbiamo condiviso va incontro alle loro aspettative, garantendo loro un futuro occupazionale più sereno”.
Secondo il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini “il risultato ottenuto, dopo una lunga trattativa più volte sospesa e ripresa, supportata dalle iniziative dei lavoratori umbri, tuttora in presidio ai cancelli dello stabilimento dopo 36 giorni di sciopero, apre prospettive diverse rispetto a quelle impostate dal piano presentato da TK il 17 luglio scorso al Mise”.
“Ci impegneremo – aggiunge – a monitorare semestralmente presso il Mise l’attuazione del pia no e verificheremo il rispetto degli impegni assunti da THyssenKrupp”.
F.P.