Il 64,1% delle circa 221mila aziende ispezionate dal Ministero del Lavoro, Inps e Inail sono risultate irregolari (erano il 63,5% nel 2013). E’ quanto emerge dal Rapporto annuale sulla vigilanza del ministero del Lavoro.
Le ispezioni condotte nel 2014 hanno scoperto 181.629 lavoratori con posizioni irregolari (-24% rispetto al 2013) di cui 77.387 totalmente in nero.
“Non si può però dire che il 64% delle aziende italiane sono irregolari – ha precisato il ministro Giuliano Poletti – il nostro non è un campione casuale noi andiamo a cercare quelle che sono nei guai”.
Il direttore generale per l’attività ispettiva del Ministero, Danilo Papa, ha spiegato che “le aziende in cui vengono rilevate violazioni solo formali non vengono inserite nel computo di quelle irregolari. Questo avviene solo quando si accerta una violazione sostanziale”.
La maggior parte dei 73.508 lavoratori irregolari individuati dal solo Ministero sono concentrati nel terziario (49.941), seguito dall’industria (10.234), dall’edilizia (9.613) e dall’agricoltura (3.720).
L’anno scorso sono state comminate 41.030 maxi-sanzioni per il lavoro nero (-8,11% rispetto al 2013) concentrate soprattutto in Puglia (5.225), Campania (4.600), Calabria (4.236), Lombardia (4.207) e Toscana (4.112).