Cida e Federmanager esprimono viva preoccupazione per l’evolversi della situazione nel cantiere navale Fincantieri di Monfalcone bloccato da ormai due giorni con il fermo di tutte le attività connesse alla produzione, dopo l’intervento della Magistratura per la gestione di rifiuti prodotti dai fornitori.
In realtà non si parla di un grave pericolo per la salute e per l’ambiente ma dell’interpretazione di una norma sulla gestione degli scarti di lavorazione prodotti a bordo nave su cui si è pronunciata la Corte di Cassazione.
L’iniziativa finisce per danneggiare pesantemente Fincantieri, una della più importanti società industriali del nostro Paese, che con grande sacrificio è riuscita ad acquisire prestigio e credibilità internazionale nel settore delle navi da crociera e non solo.
Si ritiene che possano e debbano trovarsi urgenti e concrete soluzioni che, nel rispetto della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, consentano di riprendere la normale operatività prima che si creino danni irreparabili che metterebbero in grave crisi oltre 5.000 lavoratori, il bilancio societario e l’esistenza di oltre 300 aziende dell’indotto.
Cida e Federmanager sono solidali, con manager, maestranze, lavoratori tutti che pur svolgendo con impegno ed abnegazione i propri compiti, in presenza di normative non sempre chiare e definite, garantendo la qualità dei prodotti ed i tempi di consegna, finiscono col trovarsi in situazioni estremamente complesse difficili da gestire.