“Se non vi sono elementi probanti che mettono a rischio la salute e l’ambiente, è possibile e doveroso trovare rapidamente una soluzione senza compromettere il lavoro di migliaia di persone e il futuro del cantiere”. Così la Cgil nazionale, “fortemente preoccupata” per la sospensione dell’attività alla Fincantieri di Monfalcone a seguito del sequestro effettuato ieri.
“Chiediamo pertanto alla Fincantieri – prosegue la Cgil – di compiere immediatamente tutti i passi necessari verso la Procura di Gorizia per ottemperare alle eventuali prescrizioni, affinché nel più breve tempo possibile si possa riprendere l’attività”.
Per il sindacato di corso d’Italia, inoltre, “è necessario trovare le soluzioni per salvaguardare i lavoratori sospesi: non è immaginabile che siano loro a pagare le conseguenze di questioni sostanzialmente burocratiche, con la perdita del salario e il non riconoscimento degli ammortizzatori sociali”.