I piccoli agricoltori non godranno delle agevolazioni Iva come in passato. E non solo. A svelarlo, nero su bianco, l’articolo 47, comma 1 della Legge di Stabilità: “Abrogando le norme sul regime speciale dell’IVA per il settore agricolo, per i soggetti passivi con volume d’affari inferiore a 7.000 euro – assoggetta gli stessi all’ordinario regime IVA, di cui al titolo II del D.P.R. 633/1972”. Inoltre, “si prevede inoltre un innalzamento dell’aliquota dell’imposta di registro”.
La piccola impresa agricola, insomma, dopo la crisi del 2008, si ritrova a fare i conti. Per chi venisse in mente di trasferire il proprio terreno, ad esempio, in base al comma 2 si troverà innalzata “dal 12 per cento al 15 per cento l’aliquota relativa ai trasferimenti aventi per oggetto terreni agricoli e relative pertinenze a favore di soggetti diversi dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali”.
Le sforbiciate arrivano anche ai giovani che si vogliono avvicinare al settore agricolo. Il comma 9 dell’art. 47 della legge di stabilità, infatti, “riduce di 8,3 milioni di euro per l’anno 2016, di 7,9 milioni per l’anno 2017 e di 8 milioni per l’anno 2018 la dotazione del Fondo per gli incentivi all’assunzione dei giovani lavoratori agricoli”.
Emanuele Ghiani