L’Ocse ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica sull’Italia, che ora quantifica con un più 0,8 per cento del Pil sul 2015 e un più 1,4 per cento sia sul 2016 che sul 2017. I dati, contenuti nell’ultima versione dell’Economic Outlook, sono di un decimale più elevati di quelli indicati in un parziale aggiornamento delle previsioni che era stato diffuso il 16 settembre scorso.
I conti pubblici dell’Italia continuano quindi a migliorare, secondo l’Ocse. Il deficit di bilancio calerà quest’anno al 2,6 per cento del Pil, dal 3 per cento del 2014, e poi al 2,2 per cento nel 2016 e all’1,6 per cento nel 2017. Nel suo ultimo Economic Outlook, l’Ocse prevede un picco del debito pubblico al 134,3 per cento del Pil quest’anno, cui seguirà una moderazione al 133,5 per cento nel 2016 e al 131,8 per cento nel 2017.
L’Ocse, inoltre, elogia le “riforme significative” portate avanti dall’Italia, e in particolare il Jobs Act, che assieme all’esenzione dai contributi per tre anni sui neo assunti sta “guidando una svolta” sull’occupazione nella penisola. Nel capitolo sull’Italia inserito nell’Economic Outlook, l’ente parigino rileva che come queste riforme abbiano “portato un aumento cospicuo dei contratti a tempio indeterminato e allargato la rete di protezione sociale, rendendo la crescita più inclusiva”.
Il mercato del lavoro in Italia “sta migliorando, afferma ancora l’Ocse, aiutando a aumentare i consumi dei privati”. Per quest’anno viene previsto un calo del tasso di disoccupazione al 12,3 per cento – dal 12,7 per cento del 2014 – e poi all’11,7 per cento nel 2016 e all’11 per cento nel 2017.