Secondo l’Istat, nel mese di novembre 2015 l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 4,7% nei confronti di novembre 2014.
Gran parte della riduzione dei prezzi all’importazione dipende dalle dinamiche del comparto energetico, al netto del quale l’indice registra una flessione dello 0,1% rispetto al mese precedente e rimane invariato in termini tendenziali.
I prezzi dei beni importati presentano, rispetto al mese precedente, una variazione negativa dello 0,3% per l’area euro e dello 0,5% per l’area non euro. In termini tendenziali si registra una diminuzione dello 0,6% per l’area euro e dell’8,0% per quella non euro, influenzata dal peso elevato che hanno i prodotti energetici – i cui prezzi risultano in notevole calo – nelle importazioni dai paesi extra-europei.
Riguardo ai contributi settoriali alla dinamica tendenziale dell’indice generale, per l’area euro quello più rilevante deriva dai beni intermedi (-1,0 punti percentuali). Per l’area non euro il contributo più ampio proviene dall’energia (-8,4 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rileva l’aumento tendenziale dei prezzi più marcato è per l’area euro quello della fabbricazione di mezzi di trasporto (+4,2%) e per l’area non euro quello della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+4,7%).